WARTIME FRIENDS DIALOGA CON L’AMBASCIATOR E ALESSANDRO CORTESE DE BOSIS
I Soldati Caduti che riposano nel Cimitero di Guerra di Ancona
Signor Ambasciatore, lei ha un legame molto forte sia con la Regione Marche che con la Seconda Guerra Mondiale. Di recente il cimitero di Ancona è divenuto per lei motivo di interesse. Potrebbe dirci perché?
Come lei sa, ho vissuto parte della mia vita nelle Marche. Con l’aiuto di diverse fonti ho potuto conoscere i soldati sepolti nel cimitero di Guerra di Ancona con dettagli piuttosto sorprendenti su alcuni di loro. Ad esempio, un uomo è sopravvissuto all’affondamento del Titanic e la sua storia è ancora in parte un mistero. Mi sono interessato a trovare risposte ad alcune domande. Ad esempio, perché così tanti di coloro che riposano lì sono morti l’8 dicembre 1943?
Ci può dare qualche informazione generale?
Ci sono 1.021 soldati sepolti lì. Purtroppo non tutti identificati. Provengono da tanti Paesi diversi, dal Canada, dall’India, dalla Nuova Zelanda a Cipro, Sud Africa, Mauritius, Seychelles e molti altri. Stavano prestando servizio con l’8° Armata in Europa con l’enorme responsabilità di sradicare il regime nazifascista- Il prezzo, in termine di vite umane e distruzione, era incommensurabile.
La sua attenzione è stata attratta da una data che appare su oltre sessanta lapidi.
Infatti. Quel giorno circa sessanta soldati persero la vita. Erano sudafricani, neozelandesi, britannici. Erano prigionieri di guerra portati a L’Aquila da diversi campi italiani e caricati su un treno bombardato l'8 dicembre 1943. Furono portati ad Ancona dopo essere stati temporaneamente sepolti principalmente a Macerata e a Fermo. È sconfortante leggere l’età scolpita sulle loro lapidi: 19, 20 e tra i più “anziani”, 37.
Due provengono da Paesi che non ci si aspetterebbe mai di trovare
La maggior parte sono inglesi. Ma ci sono due soldati caduti delle Seychelles, anche con l’esercito britannico: Joseph Estilico e Renald Athanase.
Stavi menzionando un sopravvissuto del Titanic che divenne un soldato britannico
La sua è una storia incredibile. Il suo nome è Thomas Arthur Whiteley. Aveva trovato lavoro sul Titanic. È sopravvissuto al suo affondamento, aggrappandosi a pezzi della nave a temperature gelide. Ha trascorso un po’ di tempo negli Stati Uniti. È diventato un attore. Tornato in Inghilterra. Nel 1943 fu Maresciallo della Regia Aeronautica e nell’agosto/settembre 1944 fu sulla costa adriatica. L'11 ottobre 1944, all’età di 50 anni, morì forse di infarto mentre veniva portato in un ospedale locale.
Uno di origine italiana
Tra i 161 canadesi che riposano ad Ancona ce n’è uno di origine italiana. Vincenzo Di Falco. I suoi genitori erano originari del Molise ed erano emigrati a Montreal. È nato l'8 settembre 1912. Ha prestato servizio con il reggimento Hastings e Prince Edwards, noto anche come Hasty P’s. Fu ucciso nei pressi di Isola del Piano, zona del fiume Metauro, il 25 agosto 1944
Ci sono 57 lapidi senza nome. Sono conosciuti solo da Dio.